La Caritas apre empori solidali: beni di prima necessità ai bisognosi
Sono vicini alle famiglie in difficoltà i responsabili della Caritas, che dopo Foligno, Città di Castello e Perugia, aprono l’Emporio della Solidarietà anche a Terni
Nei locali di via Volussiano, già da oggi pomeriggio, le famiglie in difficoltà potranno prelevare generi alimentari e beni di prima necessità.
Si tratta di prodotti non più commercializzabili ma in perfetto stato di conservazione e quindi commestibili, o di merce alimentare reperita attraverso le raccolte organizzate.
Questa distribuzione, attraverso i punti emporio, permetterà alla gente in difficoltà di soddisfare quotidianamente e in maniera dignitosa, le proprie necessità ed i propri bisogni.
Questo strumento di solidarietà, destinato a chi versa in situazioni critiche, è concepito per scongiurare la cronicizzazione del disagio e di conseguenza il superamento della crisi.
Proprio a Terni, dove é sempre maggiore il numero di famiglie che si rivolge alle sedi Caritas delle parrocchie, questa iniziativa è una vera e propria risorsa, ed un valido strumento alla lotta del “disagio” sociale.
L’Emporio della solidarietà è realizzato grazie alla disponibilità della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni che sostiene l’iniziativa con un impegno finanziario di 115 mila euro attraverso il bando che ha promosso per la presentazione di richieste di contributi per l’anno 2014-2015, e al cofinanziamento di 25 mila euro da parte dell’associazione di volontariato San Martino.
L’inaugurazione è per oggi, venerdì 6 febbraio alle 17.30, in occasione dei festeggiamenti per San Valentino, presso il centro Caritas Sant’Antonio.
A spiegare l’iniziativa è direttamente il direttore della Caritas diocesana, Claudio Daminato, che racconta l’impegno profuso nel cercare di dare un supporto al bilancio familiare di chi é in difficoltà, e soprattutto favorire la “cultura della solidarietà e delle reciprocità”, per un reale cambiamento degli stili di vita, affrontando l’enorme contraddizione tra “spreco e povertà”.
Aggiunge poi, lo stesso Daminato, che ciò che intendono attuare e promuovere, non vuole essere una risposta esaustiva al problema delle famiglie in difficoltà di Terni ma una “testimonianza concreta”, affinché non venga mai perso di vista il valore dell’accoglienza, della solidarietà e della gratuità.